“D’ogni guerrier l’usbergo era perfetto” così cantò l’Ariosto che usò nel senso proprio di armatura, corazza il termine usbergo che – com’è noto – in senso figurato significa protezione, difesa.
Questo volume riproduce le relazioni svolte in una serie di convegni organizzati con la finalità di far comprendere che, dove non vi sono Ordini con poteri riconosciuti, il singolo avvocato non ha nessuna tutela e, di conseguenza, limitate sono quelle del cittadino.
Dove la democrazia non esiste o è solo apparente, avvocature coese, che si riconoscono nei loro rappresentanti, presidenti non proni al potere e coraggiosi, possono riuscire a tutelare gli avvocati oggetto di rappresaglie e sopraffazioni a causa del corretto adempimento del loro dovere professionale chiedendo anche la solidarietà delle avvocature di tutto il mondo. Non sempre il risultato è raggiunto, ma senza gli Ordini mancherebbe anche la speranza.
Persino nei regimi democratici, se non ci fossero gli Ordini il singolo avvocato sarebbe esposto, come accadeva in Italia prima della loro istituzione, al potere disciplinare dei giudici che, peraltro, avevano ancora fino al 2002 il potere di giudicare l’avvocato che aveva abbandonato la difesa in segno di protesta per la violazione dei suoi diritti.
I cittadini non potrebbero essere adeguatamente tutelati da sempre possibili prevaricazioni se il loro difensore avesse come unica arma i codici e non potesse contare, in caso di irrituali tentativi di sopraffazione da parte di chi detiene il potere, nell’intervento del suo Ordine, USBERGO DEGLI AVVOCATI. |