Seguendo sorprendenti itinerari che dall’antichità giungono fino alle più recenti testimonianze, attraverso tracce non sempre evidenti, questo studio del ritratto sentimentale si allinea alla fioritura di interessi che negli ultimi decenni ha contribuito a mettere in maggior luce l’attiva presenza della classicità greco-latina nelle letterature europee.
In un complesso gioco di trasparenze è qui possibile rinvenire il legame sottile che riconduce Kleist o Stendhal agli antichi, mentre dall’attenta lettura intertestuale emerge il meccanismo delle memorie composite che sottostà ai fenomeni di riscrittura, dove personaggi insospettabili della narrativa contemporanea rivelano il conio di antichi e nobili antecedenti e la scrittura letteraria, in una gamma infinita di variazioni e sfumature, la sua natura fondamentalmente autoreferenziale. |