Carissimi,
la raccolta che Vi accingete a sfogliare vuol essere un piccolo dono per ogni giorno sino alla
notte del Santo Natale.
L’idea di questo progetto nasce dal movimento che gli ultimi accadimenti hanno suscitato in
ognuno di noi e nel mondo giuridico.
Oggi più che mai la responsabilità di ciascun individuo è forza e collante, è mattone e cemento
per costruire una società a dimensione di persona ove il diritto, inteso anche come il diritto alla
felicità, sia un faro capace di allontanare l’oscurità che in momenti di smarrimento può prendere
il sopravvento nell’animo umano e nelle stanze del potere. Ecco la ragione di questo dono.
L’etimologia della parola donare si ricollega alla parola dono dal latino d?num (o, più
arcaicamente, dànum) a sua volta dalla radice indoeuropea dâ- (vedi il sanscrito dâna = dono).
Donare significa, quindi, dare gratuitamente, senza pretendere alcun compenso attuale o alcuna
ricompensa o restituzione futura. Donare è l’atto di liberalità e di magnanimità per eccellenza. Si
può donare la propria esperienza, la sapienza, il dubbio, una mano di accoglienza, un oggetto, un
bene, il denaro, un immobile, etc. .
Siamo gli uni collegati agli altri, in un sistema di interdipendenza ove il lottare e proteggere tutti
significa tutelare se stessi.
Il donare permette di aprirsi all’esterno, come in un respiro che rigenera se stessi e per donare
serve coraggio, specie per donare ciò che non può essere comperato.
L’Avvocatura tutta deve avere, oggi più che mai, quel coraggio del farsi dono per salvaguardare
se stessa e tutelare chi non ha voce.
Ringrazio Roberto Boiardi e la sua casa editrice Nuova Editrice Universitaria che, investendo
e credendo in questo lavoro, assieme a me si è fatto dono per poter realizzare questo progetto di
un calendario giuridico dell’Avvento, per lasciare nella memoria di tutti un seme che possa farsi
quercia nell’anima di chi lo legge, sotto cui ripararsi e trarre ispirazione.
Auguro a tutti Sante Feste Natalizie.
Saveria Mobrici.
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