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Sintesi |
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Entrato in vigore nel 2009, il Trattato di Lisbona riforma i Trattati esistenti onde rafforzare l’efficienza e la legittimità democratica dell’Unione allargata.
Invero, la soppressione delle barriere alla libera circolazione dei fattori della produzione e dei cittadini non accompagnata dalla correlata abolizione delle frontiere giudiziarie (e, quindi, della rinuncia parziale, da parte degli Stati membri dell’U.E., all’esercizio delle prerogative sovrane in campo penale), avrebbe impedito di porre in essere misure adeguate di contrasto alla criminalità, favorendo l’impunità dei responsabili di azioni delittuose, agevolati dalla normativa comunitaria di superamento dei confini nazionali.
Dall’introduzione del mandato di arresto europeo sino al Trattato di Lisbona, una mancata armonizzazione segna ancora profonde differenze tra gli ordinamenti nazionali, ciò che renderà inevitabili ulteriori interventi normativi ad opera del legislatore europeo onde agevolare i processi attuativi e di coordinamento tra gli Stati membri.
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Stefano Maranella
Avvocato cassazionista del Foro di Roma con un’esperienza decennale. È titolare di uno studio legale rinomato al livello sia nazionale che internazionale. È, inoltre, titolare della cattedra di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università di Bari. È autore di numerose pubblicazioni in materia di Diritto penale e Diritto dell’Unione Europea e di articoli su riviste scientifiche specializzate. Ha pubblicato “La cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale nel sistema dell’Unione Europea”, L’Harmattan, 2018.
Maria Stefania Cataleta
Avvocato cassazionista del Foro di Roma. Prima donna italiana ammessa alla Corte Penale Internazionale, nel 2006 e ad altre giurisdizioni penali internazionali, ha conseguito dottorati di ricerca in Francia, in Diritto Pubblico (Université de Nice Sophia Antipolis) e in Italia, in Scienze Politiche (Università Roma Tre), è ricercatrice associata in Francia presso il LADIE-Université Côte d’Azur. Ha pubblicato “Les droits de l’accusè devant la Cour penale internationale”, L’Harmattan, 2016, il “Tribunale Speciale per il Libano”, Editoriale Scientifica, 2014 e numerose opere e articoli su riviste scientifiche internazionali. Militante dei diritti dell’uomo con Amnesty International.
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Prefazione |
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